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Fennel street

Gli skaters li trovi in Fennel Street, dietro il Corn Exange, in quella piccola piazza pedonale nel cuore di Manchester, e quando li vedi cimentarsi nelle loro evoluzioni capisci perchè tutto il centro è tappezzato qua e la di cartelli riportanti No skateboarding or rollerskating su quelli che a te sembrano innocui blocchi di pietra.

No skateboarding or rollerskating

Puoi trovarli a qualsiasi ora ed in qualsiasi giorno, e quando sei ancora lontano capisci di stare andando nel verso giusto perchè il ruomore delle tavole che rotolano si fa’ sempre più prepotente nel silenzio ovattato della piazza.

Provano e riprovano a turno lo stesso esercizio, lo stesso percorso alla ricerca dello struscio perfetto:
media rincorsa, tavola che magicamente si solleva a cinquanta centimentri da terra in prossimità del muretto, virata di novantagradi a mezz’aria, il bordo posteriore che si poggia sul primo scalino di quello strano monumento circolare, scivola per meno di un metro fino a che skaters e skateboard si ritorvano di nuovo al suolo,a volte sincroni altre separati e spesso con le teste che evitano miracolosamente gli spigoli dei blocchi di pietra seminati qua e la.

il gradino di Fennel Street

Il tutto ripetuto alla noia, senza un perchè, con o senza pubblico, per il gusto di sfidarsi più che di sfidare un divieto, per il piacere di superare un limite fisico apparentemente insuperabile.

Gli skaters e non solo.
In una città in cui sembra che che i giovani siano tutti casa scuola e molto alcool i cciovani, quelli con la doppia ci, puoi trovarci anche loro in Fennel street, con il loro corollario di attività comuni a tutti i cciovani in ogni dove:
canne, chiacchiere, qualche birra, un occhio agli skaters uno al filtro ed un altro alla Black Maria ma sopratutto tanta sporcizia come a dire Si, noi siamo stati qui, noi siamo cciovani internazionali e siamo esentati dal rispettare le regole del vivere comune:

Fuck off the rule, Anarchhy in the Uk e bla bla bla.

E per quanto questo paese si sforzi di apparire tidy e clean, ci pensano i cciovani a dirti che no, non è così, che tutto il mondo forse veramente è paese, che loro non ci stanno, che troppe regole nessuna regola.

E la Black Maria?
Oggi non si è vista.
In verità non l’ho mai incontrata in Fennel Street in tante ore passate ad osservare gli Skaters.
Ci sono le telecamere, ovunque, per controllare i cciovani perchè la storia è ovunque sempre la stessa:
circoscrivere un fenomeno in pochi punti, controllarlo a distanza, intervenire ogni tanto per ristabilire l’ordine e far credere ai ciovani di essere liberi ed indipendenti.

Fennel_street

Dell’hacking di una presa elettrica in UK

Nell’esigenza di dover alimentare elettricamente e contemporaneamente più device dotati di spina bibolare, avendo a disposizione un solo adattaore funzionante associati all’impossibiltà momentanea di procurarti immediatamente altri adattatori, in territorio inglese, questa concomitanza di circostanze potrebbe rivelarsi un fastidioso problema:

potresti dover rinunciare ad usare il laptop con la batteria scarica per ricaricare il telefono o dover scegliere se mettere in carica la videocamera piuttosto che le pile ricaricabili della fotocamera.

Ma se hai anche a tua disposizione un solo adattatore non funzionante [e se lo hai comprato da Poundland o negozi simili c’è una buona possibilità che tu ne possegga uno: in UK puoi comprare adattatori per una pound o poco più, ma capita poi che il fusibile integrato all’adattatore stesso non funzioni e ti ritrovi con un pezzo di plastica quasi inutile] sei salvo:

ti basterà modificarlo eliminando due delle tre spine come visibile nel video ed utilizzarlo come “chiave” per usufruire delle altre prese di cui necessiti.
Enjoy your hacking!